Un concetto che non mi stanco mai di ripetere è che NON possiamo fare tutto da soli.
Sopratutto in questi tempi nei quali la Conoscenza é lo strumento per Creare Valore.
Si sente spesso parlare del ‘lavoro di squadra’ come un elemento indispensabile per far funzionare bene un’attività.
Tutto vero.
Ma come si crea una squadra, un’attività efficace, se non sappiamo riconoscere neanche i nostri stessi talenti? Figuriamoci individuare le persone con cui possiamo lavorare bene assieme.
Se vuoi creare grandi risultati in ambito lavorativo devi combinarti con altre persone che hanno talenti e competenze diversi dai tuoi.
La chiave per fare questo sta nell’avere in mano uno strumento di misura.
Uno strumento universale che, per prima cosa ti permetta di riconoscere te stesso, i tuoi punti di forza, il tuo modo preferito di prendere decisioni e interagire con il mondo.
E allo stesso modo ti permetta anche di ‘misurare’ le persone con cui vai a confrontarti, per capire se con quel tipo di persona ti puoi connettere per raggiungere certi obiettivi che da solo faresti molta fatica a raggiungere.
Uno degli errori più gravi che spesso facciamo, anche involontariamente, è che in modo inconscio tendiamo ad avvicinare e quindi anche lavorare insieme con persone che sono simili a noi.
Questo perchè è più facile trovarsi d’accordo con qualcuno che ragiona in modo simile a te.
Ma questo non vuol dire che sia la cosa migliore da fare e che porta i migliori risultati.
Nel mio percorso ho visto questa dinamica ripetersi moltissime volte, spesso purtroppo in modo negativo.
Ho visto molte attività promettenti naufragare proprio perchè la loro base era costituita da persone che non avevano le caratteristiche per connettersi e lavorare bene insieme.
Finchè ho deciso di andare a fondo per capire come funzionano queste dinamiche.
Ed ho approfondito delle tecniche, che in Italia sono ancora pressochè sconosciute, ma nel resto del Mondo vengono impiegate proprio per aiutare quelle persone che sono disorientate e hanno bisogno di strumenti per ritrovare la loro strada.
Durante il Corso metto molta attenzione su questa tematica perchè è uno di quei pilastri che stanno alla base per chi vuole crearsi un lavoro:
capire come relazionarsi in modo efficace con gli altri e soprattutto connettersi con chi ci permette di creare grandi risultati lavorativi.
Ed è sempre un piacere per me vedere in questo passaggio del Corso tante lampadine accendersi sui visi dei partecipanti.
Quelli che fornisco sono degli utensili con cui puoi dare una piega totalmente diversa a tutte le tue relazioni: c’è chi li applica subito a livello privato con il proprio partner, chi con il proprio capo o i colleghi, chi con i propri dipendenti o collaboratori.
Ad oggi i maggiori feedback che ricevo sono proprio per ringraziarmi di questi strumenti pratici di riconoscimento di sè stessi e degli altri, che ognuno poi applica alla propria vita.
E sottolineo che sono Pratici. Ci tengo a precisarlo perchè spesso mi viene posta questa domanda.
Ho strutturato questo percorso per trasmettere degli strumenti pratici che ogni persona può iniziare a mettere in pratica anche dal giorno seguente.
E per rimanere in tema, andiamo proprio su un esempio pratico di quello che abbiamo visto fino a qui.
Ti parlo di Arianna, Alessia e Giulia, tre ragazze che frequentando il Corso hanno valorizzato i loro talenti applicandoli concretamente.
Concretamente non solo per generare un ritorno economico per sè stesse, ma anche e soprattutto per creare un benessere a tutte le persone che si rivolgono a loro.
Alessia sviluppando corsi come Musicoterapeuta, Arianna come operatrice Shiatsu e Giulia come Creatrice di laboratori esperienziali.
Tre ragazze, ognuna con delle doti uniche e preziose, dei punti di forza, ma anche con dei punti deboli.
Perchè quello che scopri quando individui il tuo punto forte è che allo stesso modo ne hai anche uno debole.
Una volta finito di frequentare il Corso ognuna di loro aveva identificato la propria strada da seguire, ma anche riconosciuto quelli che potevano essere gli ostacoli che avrebbe trovato percorrendo quella strada da sola.
Il fatto di avere un ‘quadro completo’ di sè stesse e in mano gli strumenti per misurare gli altri ha permesso loro di sedersi un giorno ad un tavolo e discutere concretamente della possibilità di sviluppare un’attività insieme.
Quello che succede quando si combinano delle persone con questo grado di consapevolezza è quasi una magia.
Succede che ognuno porta una competenza che riesce a colmare i punti deboli degli altri, creando così una dinamicità che permette all’attività di superare ogni ostacolo e crescere senza che ci sia bisogno di grandi sforzi.
Insieme hanno creato un luogo magico nel centro della loro citta’.
Questo progetto si chiama M’io ed è un Centro in cui le persone possono partecipare ogni giorno a corsi di diverso tipo rivolti a grandi e piccoli:
laboratori per bambini e neo genitori, trattamenti shiatsu, musicoterapia applicata per gestanti e molto altro…
Questo luogo è stato inaugurato nel 2014 ed è già diventato un punto di riferimento per molte persone della zona di Vicenza e non solo.
Il sogno di tre ragazze è diventato realtà, ora possono fare quello che piace loro, rendendo anche felici molte persone.
Questa è la loro intervista su come sono arrivate al Corso e come è nato il loro progetto.
Con quale situazione personale siete arrivate al Corso?
Arianna: Inizialmente mi ero iscritta al corso per poter contribuire al negozio di famiglia.
Avevo già conseguito il diploma di Shiatsu ma lo praticavo poco.
Sapevo che sarebbe diventata quella la mia professione perchè era ciò che desideravo, però non ero ancora riuscita a trovare la strada per partire alla grande in un modo che potesse davvero farlo diventare il mio lavoro principale.
Grazie al Corso ho avuto la spinta per dire: Ok, ce la posso fare.
Alessia: Sono insegnante di arpa. A giugno del 2014 per una serie di circostanze avevo deciso di chiudere la mia scuola di musica, che portavo avanti da 6 anni.
La decisione di chiudere l’attività non è stata facile e mi ha portato fin da subito ad avere in testa l’idea fissa di aver fallito.
Dopo pochi mesi da questa decisione ho frequentato il corso di Corrado.
Da qui è iniziato un nuovo percorso.
Ho cominciato a ricredere in me stessa, in quello che faccio e nell’immenso Valore che posso offrire alla gente.
(Se vuoi approfondire la storia di come Alessia è riuscita a superare il fallimento leggi l’articolo: “Come Disinnescare Un Fallimento e Girare Le Cose A Tuo Favore”)
Giulia: Io arrivavo da una serie di esperienze diverse che mi avevano fatto crescere, per lungo tempo avevo sostenuto i miei studi facendo la baby-sitter, ma a un certo punto ho sentito che dovevo fare qualcosa di più, volevo applicare concretamente l’insegnamento ai bambini che avevo studiato.
Ho capito che questo era il Corso giusto per me solo leggendo il titolo: Come crearsi un lavoro da 0 era proprio quello che cercavo e che volevo!
Come è nata l’idea di creare qualcosa insieme?
Alessia: Durante il Corso di Corrado abbiamo visto che avevamo la stessa visione, ci piaceva l’idea di far sentire le persone accolte, ascoltate, di poter essere d’aiuto con i nostri mezzi.
Così un giorno, io Arianna e Giulia ci siamo incontrate e abbiamo deciso di creare “M’Io: Atelier del corpo e della mente”.
Un posto che racchiude tutto il nostro amore per la vita e per il lavoro che facciamo.
E’ nato con l’intento di creare un luogo in cui le persone possano sentirsi sè stesse, sentirsi accolte ed ascoltate.
Come sta andando la vostra nuova vita lavorativa?
Arianna: Le persone arrivano numerose soprattutto grazie al passaparola, e questa è una grandissima soddisfazione per noi perchè significa che il nostro lavoro viene apprezzato.
Quando sono a M’io non ho mai voglia di andare via.. è stupenda la sensazione di casa che trasmette a noi che l’abbiamo creato e a tutte le persone che vengono a prendere parte alle esperienze che offriamo.
Giulia: Dopo un’iniziale fase di avvio di questo luogo, a distanza di alcuni mesi tutti i corsi che facciamo sono sempre pieni di persone.
Però anche se può sembrare strano, io mi aspetto molto di più in futuro. Cioè quello che mi aspetto è di avere un’affluenza di persone tale da spingermi a dover cercare un altro posto più grande.
Anche se adoro questo luogo che abbiamo creato, spero di doverlo lasciare non troppo tardi per poter dire: ci serve un posto più grande per poter accogliere tutte queste persone!
E’ con grande piacere che condivido questa intervista che hanno rilasciato per una tv locale in cui si può vedere lo splendido lavoro che hanno fatto unendo le loro forze:
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Questo è il sito del Centro M’Io che hanno creato insieme: www.mioatelier.it
E questa è la loro pagina facebook: www.facebook.com/mioiltuoatelier
Ti auguro tutto il meglio
Corrado Izzo
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